L’integrazione del DNA retrovirale è uno step obbligatorio dela replicazione di un retrovirus poichè il DNA provirale è lo stampo per un’infezione produttiva. L’integrasi, un enzima retrovirale, catalizza l’integrazione. Il processo di integrazione può essere diviso in due reazioni sequenziali. La prima, chiamata 3′-processing, corrisponde ad una specifica reazione endonucleolitica che prepara le estremità del DNA virale in modo tale da renderle competenti per la successiva insercione covalente, chiamata trasferimento del filamento, all’interno del genoma della cellula ospite mediante una reazione di trans-esterificazione. L’anticorpo monoclonale è un aiuto nella ricerca contro HIV-1 e nello sviluppo di test diagnostici.
Mouse Anti HIV-I Integrase (Clone 2)
Descrizione
L’integrazione deI DNA virale in un cromosoma della cellula ospite è uno step essenziale nel ciclo vitale di una particella retrovirale. Questo processo è catalizzato dall’enzima virale integrasi (IN) attraverso 3 step: nel primo step due nucleotidi vengono rimossi dall’estremità 3′ del DNA virale (3′-end processing); nel secondo step l’estremità 3′ troncata del DNA virale è quindi unita all’estremità 5′ con una porzione a singolo filamento del DNA target durante una reazione concertata di taglio e ligazione (DNA joining); l’ultimo step prevede il completamento dell’integrazione mediante la riparazione dei corti gap che fiancheggiano l’intermedio del DNA virale e la successiva unione dell’estremità 5′ del DNA virale al DNA target. L’integrasi di HIV contiene 3 domini, un dominio a dita di zinco HH-CC N-terminale che è in parte responsabile della multimerizzazione, un dominio centrale catalitico ed un dominio C-terminale. Entrambi i domini centrale catalitico e C-terminale hanno dimostrato di essere in grado di legare sia il DNA virale che quello cellulare. Non esistono dati strutturali cristallografici dell’integrasi legata al suo DNA substrato. L’integrasi di HIV-1 funziona come dimero o tetramero. In più molte proteine cellulari dell’ospite interagiscono con l’integrasi e potrebbero facilitare il processo di integrazione.
Informazioni aggiuntive
Size | 50 µg |
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Applicazione | Diagnostica Clinica| Life Sciences |
Tipologia prodotto | Reagenti per ricerca |
Tipologia reagente | Anticorpo |
Categoria | HIV |
Sottocategoria | IgG1 monoclonale di topo con una catena leggera k |
Tipo di anticorpo | Anticorpo primario |
Immunogeno | Proteina dell'integrasi dell'HIV-1 prodotta in batteri e marcata con esaistidina amino-terminale (clade B, HXB-3 isolate) |
Technical information
Quantità | 50 µg |
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Purezza | Purificato da supernatanti di colture cellulari di ibridomi mediante cromatografia di affinità |
Forma | Liquido. Fornito in 100 mM di citrato di sodio, 50 mM di Tris e 0,05% v / v di glicerolo. pH neutro. |
Condizioni di spedizione/conservazione | Spedito a 2-8 ° C. Se conservato a + 4 ° C, l'anticorpo è stabile per 18 mesi. Per una conservazione prolungata fino a 24 mesi, la soluzione può essere congelata a -20 ° C in aliquote di lavoro. Evitare cicli di congelamento e scongelamento ripetuti. |
Utilizzo | Solo per uso di ricerca |
Organismo | Topo |
Specificità | Integrasi dal virus HIV-1 in campioni umani |
Reagisce con | Proteina Integrasi HIV-1 |
Note addizionali | Non è stata osservata cross reattività con proteine integrasi non HIV-1. Nessuna cross reattività con la proteina TrpE dell'HIV-2. Quando si utilizza un anticorpo primario o secondario per la prima volta, si consiglia di titolare la diluizione dell'anticorpo che consente il segnale specifico più forte con il background più basso per il campione. |
Diluizioni raccomandate | Le diluizioni iniziali consigliate possono variare da lotto a lotto. Consultare le diluizioni iniziali suggerite nel manuale d'uso per i valori specifici del lotto. |
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References
Novel 3'-Processing Integrase Activity Assay by Real-Time PCR for Screening and Identification of HIV-1 Integrase Inhibitors | PUBMED ID: 26064960 |